30 dic 2011

Consegna del libretto di "Can you hear me now?" a Jon


Un'altra delle iniziative che abbiamo portato avanti sulla pagina Facebook, una tra le più impegnative, riguardava la realizzazione di un libro con tutti i pensieri dei fan sulla band e sul concerto svolto in Italia a Udine. Abbiamo chiesto a voi di inviarci i vostri testi in modo da inserirli poi nel libretto.

Grazie alla nostra amministratrice Vitto, volata negli States, siamo riusciti a consegnare il pacco.
Nelle Note della pagina trovate tutti i passaggi, quà sotto il testo dell'ultimo dove viene raccontato il resoconto finale.
Back from NY! Ciao a tutti!!!!!
diciamo che non abbiamo fatto proprio 6 al superenalotto, ma è sicuramente un bel 5 questo!

Ecco come è andata, scusate la forma e vari possibili errori, ma sono rientrata alle 1430 senza aver dormito da ieri praticamente.. :)

Lunedì 21 a New York splende il sole e fa caldo, al mattino prendiamo la metro, due passi nel Greenwich, pranzo al parco e via verso casa di Jon.
Alle 14 circa arriviamo nella sua via e d'improvviso ci troviamo davanti al portone.
Rimaniamo un po' lì, un paio di foto alla facciata e già mi tremano le gambe.. Cerco di rimanere lucida e noto che c'è un portiere che ogni tanto esce per una sigaretta, che ci tiene marcate e un po' ridacchia, ma non mi sembra troppo disponibile e poi, parcheggiato lì davanti, un Suv nero con i vetri oscurati con sopra un ragazzo che guarda e ci sorride.
Ci spostiamo dall'altro lato della strada per vedere meglio e mi siedo dieci minuti su un muretto per prendere fiato, il tipo sulla macchina continua a sorridere..
Riattraversiamo e mentre mi faccio fare una foto di fianco al portone esce un ragazzo molto giovane. quando ci vede è subito un po' titubante, poi parte di corsa verso una macchina che lo stava aspettando e ci saluta (suo figlio?).
A quel punto mando la mia amica (che ha ancora l'uso della parola) nella gioielleria a fianco per chiedere alle commesse qualche informazione e io rimango lì fuori nel caso Jon esca proprio in quel momento..
Questa è parte della conversazione che mi riporta:
"Salve, posso chiederle un'informazione?"
"Certo"
"E' vero che Mr. Jon Bon Jovi vive qui nella porta a fianco?"
"ehmm..forse sì, forse no.."
faccia che dice: non me la racconti giusta
faccia che sottintende sì
"ma è in casa in questo momento?"
"ma non so.. lo sai che ha anche una casa in NJ.."
(..)
Mentre lei mi racconta io sono proprio di fronte al ragazzo sulla macchina e lo guardo dritto in faccia, gli sorrido e lui sorride a me..noto sulla targa la scritta New Jersey e in un impeto di coraggio gli vado proprio davanti al finestrino (che è sempre stato aperto) e gli dico:
" tu sai già..."
" sì lo so già.."
"ma sei il suo autista?"
"sì"
"che ragazzo fortunato.."
"è un tipo normale, proprio un tipo normale.."
"sì lo so, ma quando cresci con qualcuno che è sempre stato in un certo senso nella tua vita.."
"l'hai mai incontrato?"
"no.. :("
"è davvero un brav'uomo, un tipo normale, ma davvero un brav'uomo"
"sì lo so, ne sono sicura"
"da dove venite?"
"Italia"
la mia amica aggiunge "siamo state al concerto ad Udine qualche mese fa"
"ah davvero?!" (qui secondo me fa una faccia diversa, più sorpresa, ma non assicuro di non essermela inventata..)
" posso lasciarti una cosa per lui?"
"che cos'è?"
" è un libricino da parte dei suoi fans"
" c'è dentro della musica?" (in effetti a vederlo così sembra un cd)
" no, no, è un libretto" e glielo apro
lui lo prende e mi dice "glielo darò sicuramente" poi aggiunge " dove state andando?"
lo guardo con aria interrogativa perchè non capisco subito cosa devo rispondere e sto sul vago "stavamo facendo due passi in giro"
" se non dovete andare da nessuna parte, lo potreste aspettare, dovrebbe tornare tra poco"
"davvero????"
"sì, è molto carino, magari si fa una foto con voi.. Magari però vi mettete dove eravate prima dall'altro lato della strada, vi godete il sole e quando arriva glielo chiedo io"
"sì, sì, ci mettiamo di là e aspettiamo, mamma sono molto nervosa adesso.."
"non mi devo preoccupare, vero? non ti dovrò sparare? :)"
"no, no, non ti preoccupare per me, tanto svengo.. allora ci mettiamo di là.."
"quando arriva vi metterete a gridare?"
"prometto che non lo farò. Mi chiamo Vittoria comunque"
"io sono Joe. Ok, tieni il libretto così glielo dai tu direttamente di  persona"
"no, no, tienilo tu, daglielo tu" (non volevo rischiare)
insiste
lo riprendo, attraversiamo di nuovo la strada e ci sediamo.
passa circa una mezz'ora direi (io sempre più agitata ma mantengo un'apparente calma) quando vedo sul marciapiede di fronte in fondo alla via una visione meravigliosa e dico a voce alta "è lui" ma mi sembra di sognare e chiedo alla mia amica "guarda dietro al furgone verde"
lei "sì è lui.."
Jon cammina bello dritto a braccetto con sua moglie nel sole e entrambi sorridono (dopo aver visto il suo sorriso che sia lui è una certezza). Piumino lucido blu, cappello nero, occhiali da sole, jeans e qualcosa tipo un pacco o una busta in mano.
Lo vedo poco e male però perchè ci sono mille macchine parcheggiate e loro si infilano alla velocità della luce dentro al portone seguiti da 5 o 6 persone apparse dal nulla.
Joe esce dalla macchina a razzo, gli va incontro e gli dice qualcosa e lui
..
purtroppo
..
fa di no con la testa
...

noi siamo in piedi pietrificate, che non sappiamo cosa fare, ma rimaniamo composte come ci è stato chiesto.Tutti gli altri vanno su dalle scale e lui riesce, si mette in mezzo al portone a parlare con Joe un paio di minuti (io ora non lo riesco più a vedere, se non il braccio con il pacco in mano) e sparisce definitivamente.
Mentre Joe si infila in macchina dice " mi dispiace ragazze, è di fretta, la sua famiglia lo sta aspettando"
io mugugno un "fa lo stesso" (ma ormai mi metto a piangere) e con un barlume di contegno rimasto gli dico andandogli incontro "posso lasciarti il libretto per lui?"
lui lo prende e mi dice con calma "sì, certo, mi assicurerò che lui ce l'abbia"
lo mette in macchina, ci salutiamo e se ne va.
(Sorvolo sul mio crollo emotivo successivo e sulle notevoli qualità estetiche dell'autista.)
Ce ne andiamo.
da una parte al settimo cielo, la missione e compiuta, un culo così non si è mai visto ed è incredibileeee, dall'altra con il cuore in mille pezzi (ancora non sono riuscita a risistemarlo..) per averlo avuto ad un soffio senza poter fare nulla.

Siamo tornate altre due volte, ma nessuna traccia nè di lui nè di Joe..
vitto.

2 commenti:

  1. il mio commento è che........il poter condividere queste emozioni insieme a voi mi dà la forza di credere che il mondo si possa cambiare......grazie a tutti voi.....a noi....ai Bon Jovi......

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  2. oddio mi immagino che emozione..mi viene la tachicardia solo a leggere il vostro racconto!!!cmq sia andata brave ragazze..!!

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